F. TAMMARO – POESIE PER IL GIORNO DEL SIGNORE

F. TAMMARO – POESIE PER IL GIORNO DEL SIGNORE

F. TAMMARO – POESIE PER IL GIORNO DEL SIGNORE

  • Posted by Vincenzo
  • On 04/04/2020
  • 0 Comments
Mt(26,14-27,66) Domenica delle Palme (A)
L’ORTO DEGLI ULIVI
Quante volte
gettiamo
i trenta denari
e cerchiamo rifugio
nel Suo pietoso abbraccio…
Non così Giuda
che vende
l’Immenso
con il bacio
per il suono
della sua bisaccia.
Ignora
la potenza
del perdono.
Mentre dormivano
gli apostoli ignari,
nell’orto degli ulivi
solo
chinasti esausto
le ginocchia stanche,
le mani strette
a custodir lamento
di terrore.
Invocasti il Padre
che nell’udirti
certo lacrimò
ma non rispose
non accettò
quel “passi…”.
Nulla passò
di quel dolore
immane
perché il “maligno”
non si fece lamento
ma d’invereconda vittoria
si gloriò.
La sua lungimiranza
nulla sapeva
della Resurrezione.
Noi della storia,
di tutte le generazioni,
siamo assonnati
mentre il calice
trabocca
lavacro di dolore.
Lc(1,26-38) Annunciazione del Signore
– 25 Marzo (A, B, C)
DOLCISSIMA
Dolcissima
al fuso tessevi
la Tua verginità.
La trama era pronta
per Te
quando Ti giunse
il Messaggero divino.
L’estasi non cancellò
la saggezza Tua :
“Come avverrà questo,…”.
E sapesti :
“… nulla è impossibile a Dio”.
Il sùbito Tuo sì
varcò le alture eccelse
e fu in eterno
la salvezza dell’uomo.
Per Te, porta divina,
la speranza esultò
e l’antico destino dell’uomo
si fece nuovo!
Da “Poesie per il giorno del Signore”
di Francesca Tammaro.

 

Gv (1,1-45) 5° T. Q. (A)
VIENI…
Se non vivremo
l’amore
al povero, all’umile
all’indifeso,
non entreremo
nella Casa del Signore.
“Dove abiti Gesù?”
“venite e vedete”.
Lì c’è la Madre
silenziosa
all’ascolto del Figlio,
a tremare obbediente
nelle lunghe attese.
Siamo ancora lontani
nonostante l’invito
per giungere lì
dove il Cristo
muore per noi.
Sotto la Croce
vedremo
il volto dell’Amore :
l’Uomo-Dio.
Gesù va su tutte le strade
per dare luce al cieco
passo allo storpio
parola al muto.
Ama l’uomo di tutti i tempi
aldilà degli orrori
che viviamo
in ogni luogo.
Gesù ama tutti i “Lazzaro”.
Chiede dove è posto l’amico.
La risposta è :
“… vieni a vedere”.
È un cammino regale
di tenerezza e di pianto.
È incontro
con la nostra pochezza.
Un grido risuona da allora
per ciascuno di noi :
“Lazzaro, vieni fuori!”.
Signore
vieni a chiamarci dalle nostre tombe.
Siamo immobili
col desiderio di Te, Gesù.
Da “Poesie per il giorno del Signore”
di Francesca Tammaro.
 

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